Incontro e scontro di civiltà, nella Spagna musulmana.
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Uno dei nostri obiettivi è quello di fare rete con persone, studiosi, associazioni e spazi virtuali che possano aiutarci ad allargare la nostra visione sulla Spagna musulmana, sviluppando con loro collaborazioni, scambio e confronto di idee. Oggi vogliamo proporvi un'intervista ai due curatori del blog "Arqueo al-Andalus" che in Spagna si sta sempre di più affermando come importante riferimento per gli appassionati del settore. Benvenuti sul
blog Storia di al-Andalus e grazie per aver accettato di rilasciare
questa intervista.La linea
editoriale del nostro blog è quella di dare spazio
alle molte voci e idee, anche contrastanti, che
riguardano il periodo della dominazione islamica della Spagna perché
crediamo sia giusto permettere ai nostri lettori di attingere
alla maggior quantità di materiale possibile. Il blog
Arqueo al-Andalus(https://arqueoalandalus.wordpress.com)
è davvero una miniera d’oro per tutti gli appassionati. Davvero
complimenti per il vostro prezioso lavo…
Nel 681 d.C. il generale arabo Uqba bin Nafi raggiunse la costa atlantica del Marocco cosa che comportò, suo malgrado, il definitivo arresto dell’avanzata delle truppe musulmane verso occidente. Dopo essersi stabilmente insediati in terra marocchina, gli islamici cominciarono a prendere in seria considerazione la possibilità di continuare la loro espansione oltre lo stretto di Gibilterra ed occupare le fertili terre iberiche. Bisognerà però aspettare il 710 prima che un piccolo gruppo di esploratori-razziatori sbarchi effettivamente in terra spagnola. Il contingente era guidato da Tarif bin Malik e con molta facilita riuscì a penetrare nell’entroterra accumulando un considerevole bottino. Fu proprio la quasi assoluta mancanza di resistenza incontrata da questa avanguardia a convincere il governatore Musa a tentare una vera e propria spedizione di conquista da compiersi nell’anno successivo, sotto la direzione del generale berbero Tarik bin Zayd e con il beneplacito del califfo di Damas…
Ritorniamo in attività dopo alcuni mesi di pausa con un nostro articolo pubblicato dal sito Radio Spada. Buona lettura.
Nell’immaginario collettivo odierno, il nome al-Andalus evoca un luogo al confine tra la realtà e la fantasia; uno spazio e un tempo mitici dove differenti stili di vita e credenze religiose si abbracciarono in un connubio perfetto di tolleranza e pacifica convivenza. Nella vulgata comune la Spagna islamica viene descritta come una civiltà multietnica e multiculturale ante litteram, in grado di affascinare anche le società contemporanee che non raramente ne portano ad esempio il modello. Una comunità in grado di amalgamare e far coesistere le tre principali fedi monoteiste, paternalmente vigilate e tutelate dalla comprensiva e longanime classe dirigente musulmana.
Ma fu davvero così? Quanto c’è di vero in questa concezione e quanto invece è il prodotto di alterazioni posteriori?
Cominciamo col dire che il mito di al-Andalus è relativamente recente e si sviluppa preva…
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